La Fiera del Tartufo Bianco e dei Vini del Roero pronta a festeggiare il traguardo di Fiera Nazionale nel 2021
La 40esima edizione della Fiera del Tartufo Bianco di Vezza d’Alba è stata un successo digitale e preannuncia il traguardo di Fiera Nazionale che verrà raggiunto nell’edizione del 2021, sperando in un anno migliore dal punto di vista sanitario.
Il tartufo bianco celebrato a distanza di sicurezza
Questi ultimi mesi sono stati difficili per tutti, specialmente per le fiere e gli eventi che hanno subito una battuta d’arresto significativa a causa dell’attuale situazione sanitaria. Ma il Covid non è stato in grado di fermare completamente le celebrazioni che proseguono a distanza di sicurezza, in digitale o – dove consentito – all’aperto e con le dovute precauzioni.
Questa particolare edizione della Fiera del Tartufo Bianco e dei Vini del Roero, dopo 40 anni è dovuta ricorrere a misure speciali, ma è stata ugualmente un successo grazie alla collaborazione di tecnici esperti, collaboratoti e volontari che, in nome delle specialità del Roero, hanno reso questa Fiera un’edizione una tappa fondamentale per la crescita dell’evento e per la tutela e la diffusione dei tesori del territorio. Importantissimo ricordare il traguardo raggiunto: nel 2021 la kermesse diventerà Fiera Nazionale per la sua 41esima edizione.
Un programma speciale nel rispetto delle norme anti-Covid
Il programma della fiera, svolto in completa sicurezza, ha visto come protagonista proprio il prezioso Tuber Magnatum Pico, il tartufo bianco cavato direttamente a Vezza d’Alba dai trifulau ed esposto in primo piano. È stata anche inaugurata una nuova sala “il tartufo nei boschi del Roero” del museo naturalistico dedicata al tuber, nella quale si potrà digitalmente passeggiare tra i boschi della zona quando si potrà riaprire al pubblico.
Tra le iniziative proposte bisogna ricordare anche il concorso “Di tartufo si scrive”, giunto alla sua terza edizione, che prevede la stesura da parte dei giovani partecipanti di racconti dedicati al territorio, ai ricordi d’infanzia, alle leggende, ma soprattutto al tartufo bianco, assoluto protagonista della tradizione albese.
Carla Bonino, il sindaco di Vezza d’Alba, ha sottolineato come, tra tutte le iniziative dell’evento, si sia cercato di mantenere tutte quelle attività che in qualche modo potevano essere realizzate a distanza «riprese in digitale per realizzare un video da inviare sui social e alla stampa con l'obiettivo di raggiungere il più alto numero di persone possibili».
Fonti: fieradeltartufo.org, vezzadalba.com, Comune di Vezza d’Alba, La Voce di Alba
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