Dove trovare il tartufo in Emilia Romagna: calendario raccolta e zone più vocate
Nonostante le regioni del tartufo più famose siano sicuramente Piemonte, Marche e Umbria, il tartufo in Emilia Romagna si trova quasi ovunque; possono cambiare quantità e varietà, ma la ricchezza di questi territori è nota sin dall’alba dei tempi. La regione, però, ha stabilito delle regole molto precise per tutelare la delicata natura del tuber. Quando e in quali zone si raccoglie il tartufo in Emilia Romagna? Proviamo a dare una risposta a queste domande.
Dove trovare il tartufo in Emilia Romagna
In Emilia Romagna si trova tartufo specialmente lungo i corsi d’acqua e nei pioppeti, ma anche in molte zone collinari, a ridosso degli Appennini e in alcune zone pianeggianti. Si trovano specialmente le varietà di tartufo più pregiate, come il tartufo bianco pregiato (Tuber Magnatum Pico) e il tartufo nero pregiato (Tuber Melanosporum), ma c’è anche un’altra specie molto diffusa – il tartufo nero uncinato – specialmente nelle zone di Parma, dalla quale ha assunto la denominazione commerciale Tartufo Nero di Fragno (Fragno è una frazione di Calestano, borgo del tartufo in provincia di Parma).
- Il tartufo bianco pregiato in Emilia Romagna si può trovare nella provincia di Piacenza, nei pioppeti di Reggio Emilia e di Modena, in alcuni boschi bolognesi, nelle zone limitrofe di Ferrara – nei comuni di S.Agostino e Mesola, in alcuni borghi di Ravenna (come il famoso borgo di Brisighella), diffuso nella provincia di Forlì-Cesena e nelle zone riminesi più a sud, in particolare nel borgo di S.Agata Feltria, che ospita anche una delle manifestazioni dedicate al tartufo più famose della regione.
- Sebbene in maniera minore, il tartufo nero pregiato si trova anch’esso diffuso in quasi tutte le provincie della regione, specialmente nelle colline dell’Appennino a Reggio Emilia, a Parma e nei dintorni di Sassuolo (Modena).
- In alcune zone dell’Emilia Romagna si trovano anche scorzoni, bianchetti e tartufi neri lisci, anche se hanno un riscontro commerciale molto inferiore rispetto ai tartufi più pregiati.
Calendario raccolta 2020-2021
Come in tutte le regioni italiane, anche in Emilia Romagna il tartufo è tutelato da una serie di leggi che ne limitano la raccolta in determinati periodi, per evitare di raccogliere esemplari immaturi e interrompere così il fragile ciclo naturale del tuber. Inoltre, il tartufo in Emilia Romagna può essere raccolto solo durante le ore diurne, e in ogni caso è proibito raccoglierlo da un'ora dopo il tramonto fino a un'ora prima dell’alba.
- Tartufo bianco pregiato (Tuber Magnatum) → dal 1° settembre al 20 gennaio per le zone di pianura e dal 20 settembre al 20 gennaio per le zone collinari.
- Tartufo nero pregiato (Tuber Melanosporum) → dal 1° novembre al 31 marzo per tutte le zone.
- Tartufo nero estivo (Tuber Aestivum) → dal 1° maggio al 30 giugno per le zone di pianura e dal 1° maggio al 15 agosto per le zone di collina. Inoltre, dal 15 settembre al 20 settembre per le zone collinari e dal 13 settembre al 20 settembre per le zone di collina ma della provincia di Piacenza.
- Tartufo nero uncinato (Tuber Uncinatum) → dal 20 settembre al 31 gennaio per tutte le zone.
- Tartufo nero invernale e tartufo moscato (Tuber Brumale e variante Moschatum) → dal 1° dicembre al 30 aprile per tutte le zone.
- Tartufo bianchetto (Tuber Albidum) → dal 1° dicembre al 15 aprile per le zone di pianura e dal 1° dicembre al 30 aprile per le zone collinari.
- Tartufo nero liscio (Tuber Macrosporum) → dal 1° settembre al 20 gennaio per le zone di pianura e dal 20 settembre al 20 gennaio per le zone collinari.
- Tartufo nero ordinario (Tuber Mesentericum) → dal 20 settembre al 31 gennaio per tutte le zone.
Il tartufo in Emilia Romagna: principali sagre ed eventi
L’Emilia Romagna ha un’ottima reputazione per quanto riguarda il cibo: è una delle regioni con le più vaste tradizioni culinarie e il numero di sagre, feste ed eventi sparsi durante l’anno è incalcolabile. Gli eventi del tartufo in Emilia Romagna sono numerosi e sono diffusi in tutte le provincie, alcune situate in antiche cornici annoverate tra i borghi più belli d’Italia.
Ecco alcuni degli eventi più famosi: