Il Lagotto Romagnolo è nato come cane d’acqua, ossia cani da lavoro dal pelo riccio utilizzati per il recupero di cacciagione in zone paludose. Successivamente alle bonifiche che interessarono il ravennese cominciò ad essere utilizzato come cane da cerca nella Romagna, finendo per sviluppare una specializzazione unica nel regno canino: la cerca del tartufo.

Lagotto Romagnolo

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Lagotto Romagnolo: Descrizione

Il Lagotto è il risultato di una selezione di cani da caccia da riporto d’acqua specializzatosi nella cerca del tartufo. È un cane ben proporzionato, con una muscolatura potente e dal manto riccio e lanoso.

L’altezza è quasi equivalente alla sua lunghezza, ossia quasi nel quadrato (questo si verifica quando l’altezza al garrese e il suolo è uguale alla distanza tra spalla e natica). Il tartufo (naso del cane) è molto voluminoso, con narici mobili e aperte e può andare dal marrone chiaro al marrone scuro in accordo col colore del mantello. Gli occhi, che trasmettono intelligenza e vivacità, sono grandi e tondi e l’iride va dall’ocra al marrone scuro e non sono mai di dimensioni esagerate.

Il pelo del Lagotto è riccio su tutto il corpo ad eccezione della testa, dove i riccioli non si chiudono ad anello dando a questo cane folte sopracciglia, baffi e barba. È consigliabile tagliare il pelo almeno una volta l’anno, perché, se lasciato crescere, tende a infeltrirsi. I colori ammessi nello standard sono bianco sporco, bianco con macchie marroni o arancio, roano arancione, roano marrone, marrone con o senza bianco e arancio con o senza macchie bianche. È ammessa una maschera in varie tonalità di marrone e sono permesse focature in diverse tonalità.

Il Lagotto ha le stesse esigenze alimentari di tutti gli altri cani e, se non seguito a dovere, potrebbe sviluppare problematiche legate al peso. Avrà bisogno di una dieta equilibrata e di tutto il movimento che gli si può garantire così che possa sfogare la sua energia e mantenersi in forma.

Lagotto Romagnolo

Lagotto Romagnolo: Carattere

Il Lagotto è un cane molto amichevole, vivace e tranquillo. Difficilmente è aggressivo e l’istinto venatorio può essere poco presente o assente. Oltre che per la cerca del tartufo, questa razza è molto apprezzata per la sua compagnia. È amichevole con i bambini e, nella maggior parte dei casi, con altri animali domestici.

Il Lagotto è adatto anche per la vita da appartamento e, chi deciderà di tenerlo in una casa di città, si potrà godere la sua compagnia di cane tranquillo, non particolarmente incline all’abbaio. In questo caso, però, il padrone del Lagotto dovrà condurlo spesso in lunghe passeggiate preferibilmente in campagna dove potrà sfogare la sua energia. Va ricordato che questo è un cane d’acqua e che perciò è molto legato a quest’elemento, in cui non disdegnerà di tuffarsi.

Benché il Lagotto Romagnolo abbia dalla sua un istinto formidabile ed una grande intelligenza, l’addestramento è fondamentale, come per ogni razza di cane da lavoro anche per gli esemplari non impiegati in alcuna attività. Nonostante sia una razza un po’ testarda, il Lagotto è facilmente addestrabile e risponderà bene a rinforzi positivi, mentre mal tollererà di essere sgridato. Il suo istinto di cercare può essere plasmato facilmente a favore della cerca del tartufo, facendo di lui un compagno insuperabile, e insostituibile, per ogni tartufaio.

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Lagotto Romagnolo: Storia

Il Lagotto fu, in origine, grande compagno dei pescatori dell’Italia settentrionale. Nella regione della Romagna erano usati come guardia alle abitazioni e alle imbarcazioni, oltre che come cani da caccia nelle zone paludose. Solo dopo le bonifiche iniziate nell’Ottocento si cominciò ad impiegare il Lagotto nella cerca del tartufo sulle colline romagnole. Questo nuovo lavoro ebbe l’effetto di lenire il suo istinto di cacciatore, finendo per farlo sparire quasi completamente. Per potenziare le sue capacità, vennero fatti incroci mirati con Barboni e Pointer standardizzando l’aspetto e le caratteristiche dell’odierno Lagotto romagnolo.