Tra tutte le specie di tartufo commestibili, il tartufo bianco d’Alba (Tuber Magnatum Pico) è in assoluto il tartufo più pregiato; i suoi aromi intensi sono universalmente apprezzati e i suoi prezzi possono raggiungere e superare i 4.000 € al kg. Il secondo tartufo più pregiato è il tartufo nero di Norcia (Tuber Melanosporum), seguito dal resto delle specie.
L’Italia è il primo paese per produzione e consumo di tartufi al mondo. Nella nostra penisola si raccolgono 9 specie di tartufo commestibili, ciascuna con le sue peculiari caratteristiche. In testa troviamo senza ombra di dubbio il tartufo bianco pregiato, chiamato anche bianco d’Alba o tartufo di Acqualagna per la sua massiccia presenza in questi luoghi. Un gradino più in basso si posiziona il tartufo nero pregiato, o nero di Norcia, un tartufo largamente apprezzato in cucina con una lunghissima schiera di appassionati grazie al suo sapore inconfondibile.
Dal terzo posto in poi è molto difficile capire quale sia il tartufo più pregiato, perché bisognerebbe prendere in considerazione diversi fattori, tra cui:
Certo, bisognerebbe dare una definizione precisa di “pregiato”, scegliendo se dare più importanza alla rarità della specie in esame o se prediligere il migliore bilanciamento di sapori in armonia tra loro, secondo gli esperti del settore. Inoltre, abbiamo dovuto tenere conto del prezzo medio, che è già da solo un buon indicatore e oscilla seguendo i fattori sopracitati.
Una classifica troppo soggettiva? Assolutamente sì; non potendo contare su dati certi (nonostante siamo tutti concordi al 100% sulle prime due posizioni), abbiamo comunque voluto provare a stilare una nostra personale classifica dei tartufi più pregiati!
Come avrai notato, alcuni dei tartufi presenti nella classifica (il tartufo moscato e il tartufo uncinato, per l’esattezza) non sono delle specie a sé stanti, ma sono delle varianti di altre specie, con sufficienti caratteristiche organolettiche identitarie per poterle distinguere in ordine di preferenza. Ma su una cosa non possiamo che essere tutti d’accordo: il tartufo bianco è di sicuro il tartufo più pregiato.
Ma cosa rende il tartufo bianco d’Alba così apprezzato e ricercato?
Il tartufo nero estivo è un tartufo speciale. Sebbene sia presente in buona quantità e sia anche uno dei tartufi più economici in assoluto, il tartufo nero estivo ha il nostro amore incondizionato: è l’unico tartufo presente da maggio fino a settembre e ci accompagna durante tutto il periodo caldo dell’anno. E non è finita qui, perché il tartufo nero estivo è uno dei tartufi più versatili in cucina, ha un sapore delicato e può tranquillamente essere usato anche in cottura.
Grazie a queste caratteristiche organolettiche, il tartufo scorzone è apprezzato anche per essere il tartufo ideale per chi vuole provare per la prima volta i piaceri del tuber e da tutte le persone che non amano i sapori troppo intensi. Noi siamo convinti che senza il tartufo nero estivo sarebbe un anno peggiore e che si merita sicuramente qualche attenzione in più.
Assolutamente no; il tartufo nero ordinario è un tartufo apprezzabile che aspetta solo di essere rivalutato. In Campania, specialmente nell’area irpina di Bagnoli (viene chiamato comunemente anche tartufo nero di Bagnoli) è largamente utilizzato in diverse preparazioni, mentre nel resto d’Italia è ancora poco utilizzato, soprattutto per via del suo intenso odore fenico e per il fatto, semplice ma determinante, che condivide il periodo di raccolta con tartufi molto più ricercati.
Ogni tartufo, tra tutti quelli commestibili, ha le sue peculiarità e i suoi punti di forza; nessuno tra questi può essere considerato un pessimo tartufo e molto spesso diventa una questione soggettiva, specialmente quando si tratta dei tartufi meno commercializzati.