Il Ministero della Salute ha diffuso un’allerta alimentare, ordinando il ritiro dal mercato di uno specifico lotto di prodotto a base di tartufo nero estivo e burro: nello specifico si tratta del condimento Tartufetta 80g a marchio Tentazioni prodotto dalla società T&C Tentazioni di Acqualagna (PU).
Il controllo interno a campione ha rilevato all’interno del prodotto la presenza di un allergene non indicato sull’etichetta. Inoltre, a causa di un errore di confezionamento, parte di questo lotto presenta l’etichetta di un prodotto differente prodotto dalla stessa azienda. Il condimento corretto, infatti, dovrebbe essere indicato come Neu Tartufata 80 g, etichettato in agosto 2020 con codice 0626, ma è stato erroneamente etichettato come Tartufata 80 g, sempre con brand T&C Tentazioni. Inoltre, come accennato, parte di questo lotto è stato confezionato come Tartufetta 80 g, un altro condimento dell’azienda marchigiana.
In sintesi, i prodotti richiamati sono i vasetti contrassegnati come Tartufetta 80g indicati col numero di lotto L.25121, data scadenza 05/03/2024 e marchio di identificazione IT 11/032. Questi prodotti non possono essere consumati e devono essere restituiti dove sono stati acquistati.
La protagonista di questa vicenda è l’azienda a condizione familiare T&C, una realtà marchigiana presente proprio sul famoso territorio di Acqualagna, in provincia di Pesaro e Urbino, che raccoglie e trasforma tartufi realizzando numerosi prodotti a base di tuber.
La gravità del richiamo è dovuta soprattutto alla presenza del pericoloso allergene pesce che, a causa dell’errore di confezionamento, non è riportato sull’etichetta. L’allergene pesce, infatti, è uno tra i più pericolosi se non correttamente indicati, poiché – sebbene gli individui allergici possono manifestare sintomi solo per alcune tipologie di pesce specifiche – è uno degli ingredienti allergici col più alto rischio di reazioni gravi, e i pazienti rimangono molto spesso ipersensibili a questo allergene per tutta la vita. Inoltre, possono manifestarsi reazioni allergiche (o shock anafilattici, nei casi più gravi), anche solo inalando i vapori durante la fase di cottura.
Fonti: Ministero della Salute, Informazione.it, Bloglive.it