Il tartufo scorzone estivo è ancora un tartufo da molti considerato di basso pregio rispetto ai suoi parenti VIP come il tartufo nero pregiato (tuber melanosporum), il tartufo uncinato (Tuber uncinatum) e, ovviamente, sua maestà il tartufo bianco d’Alba (magnatum pico). Sebbene quest’ultimo venga considerato il migliore tartufo al mondo – e non tema avversari in grado di competere con la sua qualità – durante l’estate è proprio lo scorzone a regnare sovrano. Inoltre, complici il suo basso costo e il costante aumento dei consumatori di tartufi, il nero estivo risulta essere uno dei tartufi più utilizzati e diffusi nelle cucine degli italiani.
Il tartufo tuber aestivum deve il suo doppio nome (scorzone e estivo) alle due caratteristiche che lo contraddistinguono dagli altri suoi cugini tuber. Infatti, con scorzone si intende la forma irregolare e bitorzoluta che lo caratterizza (e indica in modo piuttosto plateale la considerazione che i tartufai nutrivano riguardo a questo tubero), mentre con estivo si identifica il periodo in cui è possibile raccoglierlo. Lo scorzone è, infatti, l’unico tartufo disponibile nel periodo estivo, più precisamente nel lasso di tempo che va da maggio a settembre. Questo rende felici tutti gli appassionati che, altrimenti, dovrebbero aspettare fino ad ottobre il ritorno del bianco d’Alba; sempre che ce lo si possa permettere!
Ebbene sì, l’economicità del tartufo scorzone è uno dei suoi maggiori punti di forza. Se è vero che il re bianco d’Alba è il miglior tartufo al mondo, è altrettanto vero che chi vuole beneficiare della sua regale compagnia al proprio desco deve essere pronto anche 4.000 euro al chilo! Fortunatamente per noi, il tartufo nero estivo viene incontro agli appassionati a prescindere dalla profondità delle loro tasche con un prezzo ben più affrontabile che oscilla tra i 200 e i 300 euro al chilogrammo.
Ma dove si trova il tartufo nero estivo? Bene, a differenza di altri tuberi più pretenziosi, questo tartufo non è particolarmente legato ad un territorio geografico o ad un tipo terreno specifico. È largamente disponibile in grandissima parte del territorio italiano, è presente nei boschi del Piemonte, in Umbria, in Trentino Alto Adige, in Basilicata e nell’intero versante appenninico. Fa la sua comparsa anche al di fuori dei confini nazionali in tutto il territorio che si affaccia sul Mediterraneo, come Francia o Spagna.
Se è vero che il tartufo nero scorzone condivide l’apparenza con il più ben noto tartufo nero pregiato, è altrettanto vero che i punti di contatto tra i due si riducono solamente a questo. Lo scorsone estivo ha caratteristiche estetiche ed organolettiche ben definite che lo rendono un prodotto unico:
Già, perché? Perché affidarsi a quello che in molti considerano il brutto anatroccolo del mondo dei tartufi? Forse perché è un tartufo senza troppa puzza sotto al naso (in tutti i sensi), forse perché rappresenta un’alternativa economica ai suoi parenti un po’ troppo proibitivi o forse semplicemente perché potrebbe essere un ottimo primo step per i neofiti che vogliono muovere i primi passi nel mondo dei tartufi. In ogni caso, la sua rivalutazione degli ultimi anni e il sempre maggior consumo di questo prodotto la dice lunga su quanto largamente venga impiegato nelle nostre cucine e di quanto sia radicato nella nostra cultura gastronomica.