Il Setter Inglese deve la sua selezione a Sir Edward Laverack, il quale si prodigò ad incrociare le migliori razze di cani da caccia esistenti, e Purcell Liewellin, che incrociò la razza creata da Laverack con setter gordon e setter irlandesi. Il risultato fu una perfetta razza da caccia per le pianure inglesi. Nonostante la sua creazione sia tutta dedicata alla caccia, i tartufai se ne servono per l’olfatto sviluppato e la propensione a seguire ordini.
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Setter Inglese: Descrizione
Il Setter Inglese, così come le altre razze appartenenti al gruppo dei setter, è un cane di taglia medio-grande appartenente al gruppo dei cani da ferma. A distinguerlo dai cugini gordon e irlandesi, questa razza ha come segno di riconoscimento il caratteristico pelo lungo e setoso. Esistono tre varietà di questo cane, ossia Lemon Belton (con macchie marrone-arancio), Blue Belton (con macchie nere tendenti al blue) e Live Belton (con macchie color marrone). Tendenzialmente muscoloso e forte, è un cane che presenta occhi molto espressivi, grandi, dolci e dall’espressione intelligente.
Il Setter Inglese, nonostante il potente istinto di cane da caccia, ha un atteggiamento docile che lo rende un ottimo cane da compagnia. Sebbene non sia consigliabile fargli condurre una vita in appartamento per la grande energia, che è importante permettergli di sfogare, questo cane è estremamente affettuoso e in grado di creare legami indissolubili con chi se ne prende cura. La gratificazione da parte del padrone lo rende molto propenso a eseguire ordini ed è questo uno dei motivi per cui i tartufai se ne servono in così larga misura.
Come per tutte le altre razze simili, il Setter Inglese va controllato con una dieta rigorosa per evitare di incorrere in problemi di sovrappeso. Questo cane è particolarmente propenso a sviluppare patologie legate alle articolazioni come osteocondrite risecante di spalla, displasia dell’anca o del gomito.
Setter Inglese: Carattere
Come precedentemente accennato, il Setter Inglese ha un potente istinto come cane da ferma, ma nonostante ciò risulta una razza abbastanza gestibile che presenta pochi problemi in fase di addestramento. È un ottimo cane da compagnia adatto anche a situazioni familiari in cui sono presenti bambini.
Detto questo, va ovviamente segnalato che un buon addestramento, così come per ogni altra razza da lavoro, è considerato fondamentale. Non si può, infatti, contare solo sull’istinto e sulle qualità, per quanto spiccate, del cane. Il padrone ideale del Setter Inglese è una persona calma con una dote naturale di leader in cui il cane può riconoscere il proprio capo branco.
Un addestramento deciso è quindi molto importante per la gestione di questo cane che altrimenti potrebbe sviluppare abitudine indesiderate finanche dannose alla attività lavorative in cui lo si vuole impiegare. La cosa più importante in fase di addestramento è il far vivere al Setter il lavoro come gioco e mai come imposizione.
La sua intelligenza e necessità di attenzioni e premi dal padrone lo rendono un cane facilmente addestrabile anche ad attività per cui non è così predisposto naturalmente come la cerca del tartufo. Il suo olfatto sviluppato e la sua adattabilità a qualunque terreno ne fanno un ottimo cercatore, rendendolo un cane largamente impiegato dai tartufai.
Setter Inglese: Storia
Il Setter Inglese è il risultato del lavoro di selezione di un calzolaio dell’Ottocento, Sir Edward Laverack, e della successiva serie di incroci fatte da Purcell Liewellin. Il termine setter, da “to seat” (sedersi), fu utilizzato dagli inglesi per il particolare comportamento del cane in fase di punta. Questo, infatti, si appiattisce sul terreno in direzione della preda. È curioso come, nell’Italia dell’800, il Setter fece fatica ad imporsi come cane da caccia per via la sua bellezza. Infatti, ai tempi, un cane impiegato nell’attività di caccia doveva essere solo robusto, non esteticamente gradevole. Tant’è che il primo allevamento di Setter in Italia fu aperto nel 1920.