I tartufi bianchi, noti anche come tartufi d'Alba, sono i re dei tartufi. Sono una delle prelibatezze più ricercate e costose al mondo. Ma ci sono delle differenze: da una parte il noto tartufo bianco d'Alba, chiamato anche Tuber Magnatum Pico, e dall'altra il tartufo Bianchetto, Tuber Borchii Vittadini. Ma dove risiedono le differenze?
Il tartufo di Alba (Tuber magnatum pico) è un tartufo bianco che cresce in Italia, soprattutto nelle Langhe, nel Monferrato in Piemonte e nella regione appenninica dell'Italia centrale e meridionale. Devono il loro nome al piccolo comune piemontese di Alba. In particolare, crescono in profondità nei boschi delle Langhe, una fertile area del Piemonte compresa tra i fiumi Tanaro e Po e le Alpi e gli Appennini. Le Langhe sono costituite da dolci colline con vigneti e città collinari note per la produzione di vini pregiati, formaggi e, naturalmente, tartufi. Ma questi piccoli tesori crescono anche in altre regioni del Nord Italia, in Francia e in Istria.
Questi funghi esotici sono molto costosi e vengono tradizionalmente utilizzati nell'alta cucina. Quindi, se volete cucinare qualcosa di molto speciale, dovete assolutamente provare il tartufo bianco!
Il tartufo Bianchetto, o Tuber Borchii Vittadini, è diffuso sia in Italia che in Europa. Si sviluppa su diversi tipi di terreno, dalle coste alle regioni collinari e montuose fino a 1000 metri. Nelle regioni italiane si trova soprattutto nei boschi costieri di conifere e di latifoglie. Le piante ospiti includono querce, carpini, pioppi, faggi, noccioli, salici, tigli e varie specie della famiglia dei pini.
Se volete provare il tartufo bianco, questo è il momento ideale, perché è disponibile solo nei mesi più freddi dell'anno. Vengono raccolti ogni anno da ottobre a dicembre.
Il tartufo bianco è conosciuto in Europa da secoli. Durante il Rinascimento divennero un oggetto di lusso apprezzato, spesso scelto come regalo per re e principi. Ancora oggi è uno degli alimenti più costosi al mondo.
Tartufo è il nome comune dei corpi fruttiferi (sporocarpi) dei funghi del genere Tuber, il cui intero ciclo vitale si svolge nel terreno. Possono vivere in relazione simbiotica solo con alcuni alberi. I tartufi bianchi sono particolarmente apprezzati perché hanno un sapore molto intenso e aromatico.
L'aroma speciale del Tuber Magnatum Pico deriva dal fatto che i suoi miceli - i fili pelosi che compongono i funghi - sono più strettamente collegati alle radici degli alberi decidui rispetto ad altre varietà. Questo favorisce lo scambio di sostanze nutritive e aromatiche tra il fungo e l'albero e conferisce alla pianta il suo incomparabile aroma. Inoltre, è anche molto salutare, in quanto ricco di vitamine e minerali. Tra le altre cose, contiene le vitamine B1, B2, B6 e C, oltre a potassio, magnesio e fosforo. Il tartufo di Alba ha un sapore e un aroma incredibilmente intensi che lo rendono un ingrediente unico per molti piatti.
Il tartufo di Alba è una delle prelibatezze più ricercate e costose al mondo. Da un lato, la loro rarità li rende un bene ricercato e, dall'altro, il raccolto annuale di tartufi bianchi è fortemente dipendente dalle condizioni meteorologiche. Il clima sempre più secco ne mette a dura prova la crescita e la troppa pioggia ne provoca il marciume. Pertanto, è spesso difficile prevedere l'entità del raccolto annuale, che ovviamente influenza anche il prezzo.
Il tartufo bianco viene tradizionalmente servito con pasta, risotto o carpaccio. Vanno sempre gustati crudi, grattugiati a fette sottili direttamente sulla pasta, sul risotto o sulla polenta. Non cuoceteli o riscaldateli mai: ciò ne distrugge il sapore, poiché questo tartufo ha un elevato contenuto di acqua. Uno dei modi più tradizionali per servire il tartufo bianco in Piemonte sono i cosiddetti "tajarin", tagliatelle sottilissime inzuppate di burro fuso. Un piccolo consiglio segreto: per intensificare il sapore, potete aggiungere pochissimo olio al piatto.
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