Il tartufo bianco ha un periodo di raccolta che va mediamente da ottobre a gennaio. Ma se sei un appassionato o un cavatore, questa indicazione non basta. Come ogni fungo ipogeo, che si sviluppa sottoterra, anche il tartufo bianco ha bisogno di tempi di maturazione molto precisi, che possono variare di diverse settimane a seconda del territorio di provenienza.
La legge è molto severa riguardo alla raccolta del tartufo bianco; il periodo di raccolta può cambiare sensibilmente a seconda di dove ci si trova. E chi non rispetta le date indicate dagli enti regionali può incorrere a sanzioni molto pesanti. E con pesanti s’intende anche diverse migliaia di euro. Ma qual è di preciso questo periodo di raccolta?
Questo calendario può aiutarti a fare chiarezza: a ogni regione una data specifica di inizio e fine raccolta, per non rischiare di sbagliare. Attenzione, però, perché ogni anno potrebbero esserci degli aggiornamenti da parte delle singole regioni a causa di particolari condizioni climatiche registrate durante l’anno che, di conseguenza, influenzano il periodo di sviluppo e maturazione del tartufo.
Regione | Apertura | Chiusura |
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Abruzzo | 1° ottobre. | 15 gennaio. |
Basilicata | 1° ottobre. | 31 dicembre. |
Calabria | 10 settembre. | 31 dicembre. |
Campania | 1° ottobre. | 31 dicembre. |
Emilia Romagna Pianura | 1° settembre. | 20 gennaio. |
Emilia Romagna Collina | 20 settembre. | 20 gennaio. |
Friuli Venezia Giulia | 1° ottobre. | 31 dicembre. |
Lazio | 1° ottobre. | 31 dicembre. |
Liguria | 15 settembre. | 31 dicembre. |
Lombardia | 15 settembre. | 31 gennaio. |
Mantova | 15 settembre. | 15 gennaio. |
Pavia | 15 settembre. | 31 gennaio. |
Como, Bergamo, Cremona, Lodi, Lecco, Mantova, Milano, Sondrio, Varese. | 15 settembre. | 31 dicembre. |
Marche | Ultima domenica di settembre. | 31 dicembre. |
Molise | 1° ottobre. | 15 gennaio. |
Piemonte | 21 settembre. | 31 gennaio. |
Puglia | 1° ottobre. | 31 dicembre. |
Sardegna | 1° ottobre. | 31 dicembre. |
Sicilia | 1° ottobre. | 31 dicembre. |
Toscana | 10 settembre. | 31 dicembre. |
Trentino | 1° ottobre. | 31 dicembre. |
Umbria | Ultima domenica di settembre. | 31 dicembre. |
Valle d’Aosta | 1° ottobre. | 31 dicembre. |
Veneto | 1° ottobre | 31 dicembre. |
* Fonte: andareatartufi.com
Questo prezioso dono della terra è tanto ricercato che i raccoglitori improvvisati, nella speranza di portarsi a casa un bottino succulento, sono sempre troppi, purtroppo. Queste persone lasciano le buche aperte, rovinano il tartufo, le radici e inquinano la zona circostante. Il tartufo bianco, così come anche gli altri tartufi, è molto sensibile ai cambiamenti climatici, all’inquinamento e ad ogni minima variazione delle sue speciali condizioni; alterarne l’habitat rischia di compromettere permanentemente lo sviluppo del tartufo.
Ecco perché le modalità di raccolta sono così specifiche e le sanzioni così severe: in gioco c’è il futuro di uno dei nostri preziosi patrimoni nazionali.