Il tartufo nero pregiato è un elemento molto apprezzato della cucina italiana ma, nonostante il suo valore sia ormai universalmente riconosciuto, viene ancora snobbato da molti in favore del famoso bianco d’Alba. Nulla da togliere alla preziosissima trifola bianca, ma proviamo a fare un po’ di chiarezza: perché scegliere il tartufo nero pregiato? Ecco alcuni motivi per cui dovresti mangiarlo un po’ più spesso.
Il tartufo nero pregiato è un dono della terra raro e prezioso, non altrettanto raro quanto il tartufo bianco pregiato, il celebre tuber magnatum pico, ma comunque di grande pregio e raffinatezza. Esistono anche altre varietà di tartufo nero, ma il tartufo nero pregiato (tuber melanosporum) è di gran lunga il più nobile e ricercato tra tutti. Si trova in tantissime regioni italiane, ma la città che ha portato in alto la bandiera di questo tartufo è sicuramente Norcia; non a caso, il tartufo nero pregiato si può chiamare anche Nero di Norcia.
Essere un fungo raro e ricercato però non è sufficiente; quali sono i motivi per cui dovresti mangiare il tartufo nero pregiato?
Quando arriva in tavola, il tartufo nero pregiato, riceve gli inchini e gli applausi di tutti gli altri ingredienti. È il padrone indiscusso del pasto e ogni ricetta punta a valorizzarne il profumo intenso e il sapore unico. Il tartufo nero pregiato è così famoso soprattutto perché è buono ed è in grado di valorizzare qualsiasi piatto.
I prezzi del tartufo, in generale, sono molto alti. Ma, a seconda della specie, possono variare di parecchio. Il tartufo bianco d’Alba, per esempio, ha un prezzo che oscilla tra i 1500 e i 4000 €/kg. Il tartufo nero pregiato, invece, ha una forbice di prezzo che oscilla tra i 200 e i 700 €/kg a seconda della pezzatura; un costo decisamente inferiore che ti permette di mangiarlo più spesso rispetto a quanto si pensi.
I tartufi sono ingredienti piuttosto delicati e hanno bisogno di una certa cura in cucina perché il rischio di spreco è davvero molto alto. Il tartufo bianco, per esempio, va usato solo a crudo, perché una temperatura troppo alta ne comprometterebbe il sapore. Il tartufo nero, invece, è più resistente e si può usare anche in cottura per creare una grande varietà di ricette a base di tartufo.
Diversi studi confermano le proprietà benefiche del tartufo sull’organismo, ma le quantità di tartufo che mangiamo a ogni pasto sono talmente ridotte che non è facile notare delle differenze sostanziali a favore della salute. Quel che è certo è che il tartufo non fa male. Ed è una cosa piuttosto notevole, perché è in grado di insaporire i piatti come nessun altro ingrediente: con pochi grammi di tartufo puoi ottenere un sapore incredibile senza rinunciare a una dieta sana ed equilibrata.
Sebbene si possa raccogliere anche in altre zone d’Europa e nel mondo, l’Italia è il maggior produttore al mondo di tartufo nero pregiato, ovvero detiene la stragrande maggioranza delle zone a vocazione tartufigena del mondo ed è proprio nella nostra penisola che si può dire si sia sviluppata una vera e propria cultura del tartufo. È ragionevole pensare che il tartufo faccia bene sia all’orgoglio di possedere un tale primato culinario, sia all’intera economia del paese.