Il Veneto è una terra fortunata, dalle mille sfaccettature, dove la diversità del territorio si traduce in tradizioni enogastronomiche di lunga data. E, nonostante il facile binomio Veneto-vino sia assolutamente veritiero, questa regione ha anche molto altro da offrire, in termini di frutti della terra; non è raro imbattersi nel tartufo in Veneto e sono molte le zone vocate al tuber, specialmente per quanto riguarda il tartufo scorzone e il tartufo nero pregiato.
Per quanto riguarda la raccolta del tartufo, il Veneto non ha un vero e proprio punto focale, ma ha sicuramente una concentrazione maggiore nelle terre padovane dei colli Euganei, in quelle vicentine dei colli Berici, tra le colline Moreniche del Garda e i monti Lessini di Verona e nelle zone del Delta del Po a Rovigo. In linea di massima, le varietà più raccolte in Veneto sono il tartufo nero pregiato (Tuber Melanosporum) e il tartufo scorzone (Tuber Aestivum).
Il tuber ha una natura molto delicata; una cerca sregolata o una raccolta prematura rischiano di interromperne bruscamente il ciclo di crescita, rovinandone la futura riproduzione. Su tutto il territorio nazionale la cerca del tartufo è consentita solamente dopo l’ottenimento del tesserino di idoneità e dev’essere obbligatoriamente effettuata con l’ausilio sia di un cane addestrato che degli appositi strumenti da tartufaio. La regione Veneto non fa eccezione e dispone un rigido calendario per la raccolta del tartufo.
In Veneto le sagre e gli eventi dedicati alle delizie del territorio sono numerose e sono un ottimo modo per scoprire nuovi gusti e tradizioni, all’interno di splendidi borghi e città affascinanti. Gli eventi dedicati al tartufo in Veneto non sono così diffusi rispetto ad altri prodotti enogastronomici del territorio, ma l’attenzione crescente verso il tuber fa ben sperare in un futuro dove anche il tartufo possa diventare uno dei protagonisti nelle cucine di una regione così importante.